Big fish dagli abissi per Claudio

Posted: giovedì 9 ottobre 2008 by BASS STRIKE Spinning Club Valdarno in Etichette:
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Con questo post si inaugura una nuova pagin dedicata ai viaggi di pesca...la prima avventura è il report del nostro Claudio Giagnoni....





Finalmente trovo il tempo per buttar giù due righe su questa vacanza appena trascorsa ma che rimarrà indelebile tra i miei ricordi... baja california terra di cactus e deserti che si tuffano in un mare tanto azzurro da lasciare senza fiato, terra dove la vita e la morte si scontrano quotidianamente alimentando altra vita insomma una terra di forti contrasti che non può non impressionare per quanto aspra sia la terra e per quanto,di contro, sia ricco il mare... una terra dove chi cerca la solitudine può trovarne in quantità basta girare un pochetto e ti trovi su delle spiagge dove sei solo tu e il mare lontano da tutto e tutti... Ma veniamo al dunque…



Il viaggio parte subito male quando a Firenze i controlli a terra mi bloccano i mulini nello zaino dimostrandosi irremovibili sul fatto che in cabina "quelli" non entrano... A niente serviranno le mie "colorite" proteste e il fatto che già li avevo portati altre volte quindi mi tocca elemosinare una scatola di cartone ad un bar,spedire i mulini (eresia) e cominciare a pregare preghiere che a poco servono quando all'arrivo a San Josè del Cabo una gentilissima hostess mi spiega che TUTTI i nostri bagagli (canne,mulini,valige) sono...a Parigi?A Dallas? per il momento non si sà ma me li recapiteranno in albergo...quando arriveranno... Albergo in cui mi reco subito dopo imprecando sonoramente (eufemismo) e gioiendo del fatto che il primo giorno di vacanza è perso (la mattina dopo avremmo dovuto prender l'auto e partire subito in giro)



Per fortuna i bagagli arrivano la sera del giorno dopo senza danni e/o furti (a parte la mia valigia semi distrutta) quindi con un giorno di ritardo parto alla volta di La Paz dove devo incontrarmi con alcuni amici già in loco da una settimana...dopo vari convenevoli (leggi margaritas) si và sulla spiaggia e fissiamo un escursione per avvistare le otarie nuotare con questi mammiferi è uno spettacolo sono veramente socievoli e si muovono in acqua con un' eleganza che non ti aspetti da dei "rotoli di grasso" di quella stazza.
Il giorno dopo (finalmente) si và a pesca ma il capitano si presenta con quasi un'ora di ritardo e se il buongiorno si vede dal mattino siamo a posto.. I miei timori si avverano tutti infatti il capt è un mezzo demente abituato a portar turisti in giro più che pescatori a pesca ma,nonostante questo,dopo poco ho un attacco di una lampuga sui 5-7 kg che però non ci rimane...e questa sarà la costante di tutta la giornata con pesci (compresa un'altra lampuga che stavolta passa i 10 kg ) che attaccano i miei artificiali ma immancabilmente non ci restano o si slamano poco dopo..
Concludo la giornata con decine di attacchi (per la maggiore da parte di aguglie intorno al metro di lunghezza) e ZERO pesci a pagliolo, i miei soci con il vivo fanno poco meglio di me con qualche aguglia,qualche pesce colorato e nulla più…il giorno dopo ci spostiamo a Los Barriles e dopo aver fissato un'uscita con un capitano del posto ed un centinaio di birre nasce il "borracho team" un evento storico che và festeggiato...con un'altra birra.

Il giorno dopo di buon mattino siamo in barca e questa volta il capt si dimostra ben più serio..o forse no?
I miei soci driftano a tonni e nel frattempo io me la jiggo dopo 2 calate di prova (mai fatto jigging prima) la botta ed esce il mio primo pesce. Dopo un paio di calate (mentre intorno alla barca imperversano gli yellowfin sulle sardine gettate dal capt un'altra botta ed esce una specie di tombarello di circa 1 kg che nemmeno fotografo nel caos di sfrizionamenti e canne piegate ricalo altre 2 o 3 volte (voglio un tonno a jig a tutti i costi) e finalmente la botta!



Subito una fuga mi fà fischiare la frizione a 1000 e mi piega la canna al manico (godo come un riccio nel frattempo) poi pian piano cede e dopo qualche interminabile minuto esce questa cuberozza qua(identificata grazie ad ale) il livello di giapponesità nel mio sangue aumenta a livelli vertiginosi una mezz'oretta dopo sento un altro attacco che non và a buon fine poi comincio ad alternare jigging e spinning e prendo un paio di simil tombarelli che non fotografo (500 grammi circa l'uno) con un metal jig recuperato a manetta.. Purtroppo i tonni ad una certa ora se ne vanno e decidiamo di fare un pò di traina al marlin...Dopo 2 ore senza azione ecco l'attacco!! Vedo il divergente piegarsi come un ledgering e uno dei due amici grida "cazzo che schiena"!!!...purtroppo non ci rimane e a niente serve continuare a girare sopra la zona del fattaccio...peccato...
La giornata finisce rientrando sottocosta e provando a rooster (il capt dice che però è bassa stagione) e in un paio d'ore (oltre ai soliti mille agujon scassamaroni che non ci restano mai) prendo solo un altro mini simil tombarello e vedo dietro il popper quello che mi sembra un piccolo rooster(che ovviamente non attacca)…perlomeno la cena l'abbiamo raccattata scopriremo la sera a cena che probabilmente nessuno di noi aveva fino a quel giorno mangiato del tonno VERO…passano i seguenti 2 giorni tra spiagge bellissime e altrettanto bellissime grigliate…

Ed è venuto il momento di proseguire il viaggio a nord mentre gli altri componenti del borracho team si spostano a sud...arrivato a Loreto vedo immagini di dorado praticamente ovunque quindi mi adeguo subito, one two tre, poi perdo il conto (almeno 6 o 7 tutte prese a drifting con il vivo),complice il mare forza 100,la colazione che per magia risale dal mio stomaco per volare in acqua,il sole a picco e tutta una serie di cose che mi faranno sentire più ad auschwitz che a pesca ma và bene lo stesso, quando poi riesco a riprendermi svango 3 mini tombarelli (onnipresenti)con il solito metal jig e,come da tradizione,si conclude a rooster cappottando come sempre (ho avuto 2 attacchi a popper ma non c'è rimasto niente)…i restanti giorni trascorrono tra mare…
e una pescata da riva sul pacifico con pesci in caccia a 50-60 mt da riva ed io che,tra il vento e le onde di 2 mt,lanciando a tutta forza ne facevo si e nò 30 potrò mai dimenticare i favolosi huevos rancheros alle 8 del mattino? no...sò già che non potrò e se un giorno tornerò da quelle parti sarà SOLO ED ESCLUSIVAMENTE per mangiarli di nuovo e non per quei merdosissimi roosterfish che non riesco a prendere
Un ringraziamento speciale alla carretta che mi ha scorrazzato a destra e a manca senza mai lasciarmi a piedi nei 2600 km percorsi alla transpeninsular per i paesaggi che mi ha regalato alla mia sempre più santa ragazza che mi ha come sempre sopportato e supportato e sopratutto a voi che siete riusciti a reggere i miei deliri fino in fondo...
holaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!!

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