La storia del club
Posted: by BASS STRIKE Spinning Club Valdarno inCorreva l’anno 2005 e precisamente verso il mese di gennaio mi giunse notizia dell’interessamento da parte della FIPSAS di Arezzo agli invasi artificiali della provincia di Arezzo. Si parlava della volontà di creare delle aree di pesca gestite dalla Federazione. Questa cosa mi spronò a cercare di saperne di più. Ho sempre desiderato poter avere vicino casa delle acque dove poter praticare una pesca di qualità, forse perché provenivo dalla pesca a mosca, disciplina nella quale mi ero cimentato per lungo tempo ma che mi aveva stancato per la distanza che dovevo percorrere ogni volta che volevo pescare un pesce serio.. Mi feci dare il numero di telefono del presidente FIPSAS di Arezzo Luigi Sacchini e fissai un primo appuntamento con lui. Andai da solo all’appuntamento, in un piccolo negozio di pesca locale dove si teneva una riunione di una società di garisti di pesca al colpo del quale Luigi faceva parte. Quando cominciai a parlare di spinning e di Bass Fishing alcuni clienti li presenti, mi guardarono con circospezione e curiosità.
Dietro un’ espositore di mulinelli sentii bisbigliare..: “Guarda questo è uno di quelli che pesca a cucchiaino, con il “gommoncino” ed i mulinelli all’ ”incontario”..
E poi ancora: “ Ma ora usano i bruchi di silicone..non il cucchiaino…”
Tuttavia Luigi si dimostrò subito una persona assolutamente eccezionale, aperta e di ampie vedute, che rimase volentieri ad ascoltarmi, anzi era molto incuriosito da questa ,per lui ,nuova tecnica di pesca. “Gigi” mi spiegò che con la passione e la volontà in provincia di Arezzo era possibile realizzare e costruire progetti veramente interessanti, riguardo alle acque la pesca ed i pesci e mi spiegò che l’amministrazione provinciale era composta da persone disponibili ed intelligenti. Dimostrazione tangibile di tutto ciò era stata la realizzazione della bellissima ZRS “Tail Water Alto Tevere “ dove i pescatori di tutta Italia ed esteri potevano e possono pescare trote e temoli bellissimi. Il fatto che in un tratto di fiume artificiale potessero nuotare pesci per questa zona “alloctoni” o meglio “importati” mi mise una pulce nell’orecchio. Pensai: “Se un pesce di acqua fredda e corrente, considerato alloctono o importato, non dannoso, non invasivo ed eccellente per la pesca sportiva può nuotare liberamente in provincia di Arezzo, allora ce ne può stare anche un altro con le medesime caratteristiche che predilige però acque lente e stagnanti…. Fu così che fissai un secondo appuntamento con Gigi questa volta direttamente alla sede FIPSAS della provinca di Arezzo. Questa volta però non potevo andare da solo, avevo bisogno di un supporto, qualcuno che potesse portare con se oltre alle chiacchiere, qualcosa di concreto, insomma dei numeri dei dati attendibili ecc. Il giorno seguente inserii un topic sul forum del sito di Bassmania intitolato: “NOVITA’ DALLA PROVINCIA DI AREZZO”. L’unico che mi rispose fu il mitico ed inossidabile Paolo Vannini persona che conoscevo solo di fama essendo un accanito lettore dei suoi articoli su Mosca &Spinning e su Bassmania, fui molto colpito ed onorato da questa cosa, presi contatto con lui telefonicamente gli parlai delle mie idee e delle acque della mia provincia, dell’incontro con Gigi ecc.. Paolo si rese subito disponibile ad accompagnarmi ed insieme a lui andammo a spiegare alla FIPSAS di Arezzo cosa era il Bass Fishing in Italia e nel mondo.
L’incontro andò molto bene, e mi venne esplicitamente consigliato di creare un’associazione allora mancante in provincia, per poter dare origine a proposte, progetti e quant’altro. Fu così chi insieme a Paolo Vannini, Iacopo Cungi, Vincenzo Battaglia, Raffaello Ferrini,e Stefano Bellacci formammo il Bass Strike Spinning club Valdarno.
La prima idea che ci venne in mente fu quello di far conoscere concretamente ed al più presto possibile la nostra disciplina in provincia. Chiedemmo quindi la possibilità di poter effettuare una manifestazione di pesca agonistica da natante al Bass nel lago di Montedoglio ( allora ed adesso interdetto alla pesca da natante si spera ancora per poco….) da inserire dentro ad una festa della pesca intitolata alla memoria di una assessore scomparso chiamato Pier Luigi Brunetti. La proposta fu accettata e quindi cominciammo ad organizzare la cosa. La manifestazione riuscì benissimo in termini di visibilità . L’amministrazione provinciale rimase piacevolmente colpita dal risalto e dalla curiosità suscitata dal nostro modo di pescare e decise di continuare ad ascoltarci e di prendere in considerazione le nostre proposte.
Fu dopo questa gara che formulammo l’idea di inoltrare una richiesta di ripopolamento di Bass per Montedoglio visto l’ottimo successo mediatico ma anche la quasi totale mancanza di bass in queste acque.. In occasione del Memorial Brunetti ebbi modo di conoscere anche un'altra persona che è stata fondamentale per il nostro club cioè Francesco Ruscelli, allora consigliere provinciale e grande appassionato di Spinning che di li a poco sarebbe diventatato uno dei membri più attivi ed importanti per la nostra società. Il mese dopo organizzammo un ‘altra manifestazione dimostrativa molto importante che riscosse un successo assolutamente inaspettato, ovvero il primo Castelnuovo Lake Belly Boat Open. Gara di pesca dal Belly Boat sul lago di Castelnuovo autorizzataci dall’ENEL al quale parteciparono Bass Angler da tutta Italia.
Nel frattempo continuavamo ad insiste sul discorso del ripopolamento di bass, con ripetuti incontri e telefonate sia all’ufficio pesca che alla FIPSAS di Arezzo. In nostro aiuto intervenne un ittiologo della società GRAIA il quale si espresse favorevolmente in nostro favore, scrivendoci una nota NON FATTA PER LA PROVINCIA, ma per il nostro sito/blog allora in costruzione.
Ci chiese esplicitamente di utilizzarla in maniera integra senza tagliarne alcuni passi od utilizzarne altri, per non comprometterne il filo logico. Ci assicurava che fra gli ittiologi lui era uno di quelli che ascoltando anche la sua anima di pescatore aveva vedute molto ampie.
Comunque verso la fine di Aprile anche grazie a questa nota ci venne comunicato il via libera al ripopolamento.
Nel frattempo in provincia di Arezzo venne ultimata la carta ittica, e ne seguì una giornata di studio e confronto svoltasi l’11 novembre 2006 nella Sala dei Grandi al palazzo della provincia di Arezzo, sul tema degli STRUMENTI DI GESTIONE DELLE ACQUE INTERNE.
Ci presentammo a questa riunione e ci confrontammo con le amministrazioni e le altre associazioni presenti.
L’amministrazione della provincia di Arezzo era allora cosi rappresentata:
Vincenzo Ceccarelli: Presidente della provincia.
Roberto Vasai: Assessore Provinciale alla Pesca.
Cesare Puzzi: Ittiologo.
Gabriele Chainucci: Segretario Generale della Provincia di Arezzo.
Marzia Guffanti: Responsabile ufficio pesca.
Fabio Carini: Ex Responsabile ufficio pesca.
Luigi Sacchini: Presidente F.I.P.S.A.S. di Arezzo e presidente Parco delle Foreste Casentinesi.
Molto importante fu l’intervento di Mauro Raspini presidente del Mosca Club Alto Tevere che ribadì l’enorme successo ed i notevoli vantaggi economici per le attività locali portati dalla gestione della ZRS Alto Tevere. Egli si espresse in maniera favorevole verso le proposte che avanzammo in quell’occasione, dimostrandoci il suo appoggio.
La carta Ittica come strumento di valutazione dello stato delle nostre acque doveva essere il mezzo per poter elaborare in maniera coscienziosa il successivo ed importantissimo PIANO PROVINCIALE PER LA PESCA 2008/2013. Partecipammo a tutte le riunioni che vennero indetto prima della realizzazione definitiva del piano, avanzando proposte ed inviando lettere nelle quali chiedevamo più tutela per i pesci predatori non invasivi come il luccio ed il bass. E chiedendo soprattutto a gran voce l’introduzione del Bass come specie ittica con la quale poter effettuare semine in acque lacustri, oltre che all’apertura di svariate zone alla pesca da natante e belly boat, prima interdette. Come certo saprai ci hanno accontentato. Non so se siamo stati bravi noi o se solo fortunati. Forse tutt’ e due. Abbiamo comunque ancora altri progetti in mente per il futuro. L’importante è crederci e non demordere.
Tommaso Operi.