REPORT 1° PROVA REGIONALE TOSCANA: LAGO DI MASSACIUCCOLI

Posted: giovedì 16 settembre 2010 by BASS STRIKE Spinning Club Valdarno in Etichette:
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Prima prova Selezioni Regionali Campionato Italiano Bass Fishing da natante Lago Massaciuccoli 12 Settembre 2010
report a cura di Mattia Trambusti


la coppia Trambusti - Focardi

Domenica 12 Settembre. Ore 3,30 , si parte per la 1° prova regionale Toscana valida per le qualificazioni alla fase finale del prossimo campionato italiano a coppie da natante. Lungo la strada per arrivare a Massaciuccoli definiamo un po’ le ultime strategie da seguire in gara ma soprattutto cerchiamo di mantenere un atteggiamento positivo al fine di ottenere un buon risultato; l’obbiettivo era per lo meno di entrare nei primi dieci, che come prima gara a nostro avviso sarebbe stato una bella soddisfazione, anzi un favoloso punto di inizio. Arrivati sul posto l’adrenalina sale a mille, caliamo la barca e sistemiamo le ultime cose. Entrati in acqua ci dirigiamo tutti sul punto di partenza e aspettiamo lo scoccare delle 7,30…..3,2,1 via. Ci dirigiamo nello spot in cui avevamo provato , a 3,5 km dalla piaggetta. Cominciamo a pescare subito sulle strutture situate a centro canale , alternando crank color gambero che scendevano fino a 1,8 mt e spinnerbait white/chartrues da ½ oz; i lanci si susseguono ma dei pesci trovati in prova neanche l’ombra.
Decido allora di pescare a texas con piombature medio-leggere innescando creature tendenti al nero, alternando anche l’utilizzo del crank. Cominciano a uscire i primi bass, purtroppo non a misura. Cambiamo al volo i punti su cui pescare e decidiamo di provare su alcune strutturine a ridosso delle sponde, i risultati non tardano ad arrivare, escono finalmente 2 black sopra i 30 cm. La situazione si riblocca ulteriormente e nel frattempo vediamo arrivare verso di noi altre 3-4 barche, perciò decidiamo di tornare indietro . Battiamo un po’ di canneto e un po’ di strutture a ridosso della sponda ma ancora niente. Arrivati vicino al canale ferro , Andrea aggancia con un jig da ¼ oz un black sul kg proprio sotto la barca ma riesce a slamarsi quasi subito. La fortuna sembra non aiutarci, allorché optiamo nel pescare in un canalino che nelle prime ore di gara non ha dato molti risultati agli altri garisti. Avanti a noi c’è già un’altra barca ma proseguiamo lo stesso. Cominciamo a pitchare creature scure montate texas leggero e spinnerbait da 3/8 oz e ½ oz white/chartrues ; i bass sembra che si siano riattivati . Riusciamo a catturare altri 2 bass abbondantemente a misura e saliamo a 4 pesci;ormai manca poco a fare la quota. Poco più avanti Andrea sonda bene un albero caduto in acqua con lo spinnerbait da ½ oz e alla fine esce un bel bass da kg o più , la quota è raggiunta quindi iniziamo a credere di avercela fatta o per lo meno di aver raggiunto l’obbiettivo prefissato.
Verso le 13,00 decidiamo di tornare indietro per ribattere alcune strutture interessanti. Nel frattempo ci diciamo che mancherebbe un bel big per chiudere in bellezza, e detto fatto …riesco a pitchare all’interno di un albero caduto, nemmeno il tempo di far cader l’esca in acqua che vedo il filo partire a sinistra; megaferrata…parte il combattimento. All’inizio il pesce aggalla velocemente e notiamo subito che è un big del massaciuccoli, non crediamo a nostri occhi. La frizione dello steez comincia a slittare e il pesce cerca in tutti i modi di entrare nella cover, ma non mollo. Riesco ad allontanarlo dalla sponda e con un ultima tirata riesco a portarlo a bordo, è un bel pesce, stimato abbondantemente sopra il kg ( 1,260 kg in pesatura ). Iniziamo il rientro e cominciamo a credere davvero di aver fatto una stupenda gara. Ore 15,30 , pesatura. Oramai siamo agli sgoccioli e via via si susseguono delle belle pesate , tante oltre i 3 kg. Arriva il nostro turno e con grande felicità ci comunicano che abbiamo fatto 4,218 kg, che pesatona, 1° classificati, proprio un inizio coi fiocchi,veramente oltre le nostre aspettative.
Forza Bass-strike!
Mattia Trambusti



Classifica provvisoria

(Deve essere ufficializzata da FIPSAS in quanto il Giudice Federale non si è presentato)

1) FOCARDI - TRAMBUSTI - PESCI 5 - Kg 4,218 BASS STRIKE SCV
2) MASINI - GAMBINI - " 5 - Kg 3,968 FISHBUSRTER
3) VALLI - FRANCHI - " 5 - Kg 3,954 FISHBUSTER
4) PAPESCHI - BERNINI - " 5 - Kg 3,764
5) MICHELETTI - NICOSIA - " 5 - Kg 3,586 * (Penalità 400 gr)
6) CARLESI - D'ANIELLO - " 5 - Kg 3,554
7) CASIERI - VANNONI - " 5 - Kg 3,426
8) MARZANI - DA S.MARTINO " 5 - Kg 3,406
9) ALTOPIANO - SECORI - " 5 - Kg 3,374 BASS STRIKE
10) CAMISCIA - BECHERI - " 5 - Kg 3,361
11) MAINARDI - PARDINI - " 4 - Kg 3,33
12) ELEFANTI - NEBBIA - " 5 - Kg 3,176
13) DI FRANCESCO - MELANI - " 5 - Kg 2,986
14) CATALOTTI - GORI - " 5 - Kg 2,844 BASS STRIKE
15) TORSOLI - FANFANI - " 3 - Kg 1,966
16) SCATENA - CARIGNANI - " 2 - Kg 1,896
17) CAPPELLI - MAZZONI - " 2 - Kg 1,427Big MARZANI - 1,824 Kg

Il Lago Dei Cigni - Pescare in un paradiso del sud

Posted: martedì 14 settembre 2010 by BASS STRIKE Spinning Club Valdarno in Etichette:
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Francesco Ruscelli e Valerio Morini sono andati alla Tenuta di Torcino per pescare nel complesso del Lago dei Cigni.
Per la prima volta Spinning Channel va in Campania per girare un documentario e per farvi conoscere un autentico paradiso della pesca sportiva. Una sorpresa straordinaria. Un'emozione continua. Un'esperienza da condividere.
TRE FILMATI per quasi 45 minuti totali per imparare a conoscere questi luoghi inaspettati: il complesso dei laghi e l'incredibile risorgiva del River che ti toglie il fiato.


Questa volta il Comment to Win supera se stesso! In palio un SOGGIORNO PER DUE PERSONE PER DUE NOTTI all'Agriturismo Torcino! Leggete attentamente le condizioni.

Le esche autocostruite (colibrì e flipper) di Graziano Ricci

Posted: by BASS STRIKE Spinning Club Valdarno in Etichette:
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Graziano è un appassionato di pesca a spinnig alla trota e al luccio e di autocostruzione con il quale ci troviamo spesso al Parco Laghi del nostro comiune amico Stefano Tinarelli. In questo post ho inserito un suo articolo apparso su "La pesca a mosca&Spinnig" di aprile-magio 2008 dedicato alla autocostruzione di due modelli interressanti: il Colibì ed il Flipper ed alcune sue foto.





Francesco Ruscelli


A pesca con Graziano Ricci

Il mio nome è Graziano Ricci e sono nato a Cesena nel 1960.
Amante della natura nel suo insieme fin dai primi passi, ho iniziato a pescare insieme a mio fratello
Stefano a 13 anni. Abbiamo iniziato, come credo tutti o quasi, pescando cavedani e barbi alla passata, nel fiume di casa…il Savio.
Ben presto pero’ la voglia di movimento e di conoscenza dei posti piu’ nascosti dei fiumi e torrenti dell’Appennino Tosco Romagnolo, ha concentrato la nostra attenzione verso la pesca dinamica per antonomasia, ossia lo spinning.
E le esche? Quelle si trovavano in commercio; per poche lire i rotanti; ma quando si parlava di minnow, erano dolori per le nostre tasche di studenti!!!
Qualche anno dopo, decisi di iniziare a costruire i miei minnows.


Erano di balsa, con la loro bella armatura in ottone e colori e livree disegnate nei dettagli. La cosa che piu’ mi sorprese e rallegro’, era dovuto al fatto che ogni tanto catturavano!!! Custodivo le mie creature gelosamente, con una paura folle di perderle appese ad un ramo o nel fondo di una buca. Ricordo anni fa’ quando in un lago, un luccetto di pochi etti me ne distrusse uno!!! Ci rimasi molto male, ma fui felice di quella cattura inaspettata. Fino ad allora le prede abituali erano i cavedani e qualche trota. Poi negli anni a
seguire, per motivi di lavoro e conseguente mancanza di tempo, sospesi il mio passatempo di
autocostruzione. Ho ricominciato da qualche anno, con piu’ esperienza maturata nel magico mondo dello spinning e soprattutto con la consapevolezza del fatto che le esche in commercio, sono state
realizzate in base ad esperienze personali di pesca, magari di pescatori sparsi per il mondo e quindi limitate a certi ambienti, a certi pesci e ad acque diverse dalle nostre. Come si puo’ pescare nei nostri fiumi, laghi e torrenti con esche nate in Giappone?

Il lampo di genio per la realizzazione di nuovi modelli, mi è venuto qualche anno fa’, frequentando
Il Parcolaghi, gestito con successo dal mio amico Stefano Tinarelli. L’idea è maturata al lago dei Pontini, uno specchio d’acqua molto vasto, nel quale le trote; iridee e lacustri, stazionano spesso
a distanze irraggiungibili con piccoli minnow. Solo il mitico ed oramai introvabile “Filibustiere”,
riusciva a fare abboccare questi pesci cosi’ lontani da riva. Ho pensato: Non lo trovo!!! Me lo costruisco!!!
Sono cosi’ nati 3 nuovi modelli:


FUSILLO: fusiforme a sezione triangolare, 7 cm. da 11 gr.
COLIBRI’: a sezione ovale ma slanciato, 6 cm. da 10 gr.
FLIPPER e FLIPPER JUNIOR: a sezione ovale e ventre piatto, 7 cm. da 11 gr: 6 cm.da 10 gr.

Sono tutti realizzati in legno massello, rovere ed ipè ( legno esotico ad alta densità), principalmente; con anima passante in acciaio inox ed anellino di coda predisposto per amo singolo; cioè orizzontale.
La verniciatura è molto resistente ed effettuata in 3 fasi: fondo di cementite a pennello, verniciatura livrea, in parte a mano e a bomboletta ed infine tripla immersione per lo strato protettivo trasparente.

Si sono dimostrati catturanti nei confronti di grosse trote a distanze impensabili con altri artificiali.
Hanno un nuoto sinuoso, ed una volta fermati, producono un rollio di fianchi che talvolta risulta catturante in caduta. Non sono l’esca miracolosa!!! ma in molti laghi, hanno regalato a me e molti amici pescatori tante belle catture.

Questa tipologia di minnow, si distingue significatamene per quanto riguarda il movimento e le proprietà idrodinamiche dai minnow classici con paletta.
Forse ad oggi molti lanciatori, non hanno, per vari motivi apprezzato il funzionamento di queste esche; che risulta essere completamente differente dai tradizionali minnow con paletta.
Innanzi tutto l’azione: il senza paletta affonda velocemente, producendo un rollio di fianchi e vibrando, per risalire al recupero con un movimento sinusoidale.
E’ un’esca da ricerca; nel senso che una volta lanciata, si puo’ attuare il conto alla rovescia per farlo giungere alla profondità desiderata, dove si presume stazioni la preda.
Il recupero puo’ essere regolare, interrotto da colpi di cimino per conferire all’esca spanciamenti e sfarfallii; per poi fermare il recupero e produrre un’inabissamento pieno di rollii e vibrazioni.
Queste caratteristiche rendono tale esca insostituibile in certe ambientazioni, nelle quali riesce a vincere la diffidenza dei pesci, meglio dei minnows tradizionali.

Se ne consiglia l’uso nei grandi laghi per le lacustri, le iridee ed i cavedani, oppure nei laghetti piu’ modesti. Ha peraltro un’ottima resa “se ben utilizzato”, anche nei fiumi e nei torrenti.
Non è l’esca “miracolosa”, ma se impariamo ad usarla correttamente è sicuramente insostituibile in certe situazioni.

L’acqua e’ simbolo di vita, “per gli abitanti che vi vivono”; è fonte di ricchezza e benessere per
l’umanità. Impariamo a rispettarli entrambe, al fine di consegnare alle future generazioni dei corsi d’acqua integri e ricchi di pesci!!! Per fare cio’ rilasciamo sempre con cura e rispetto le nostre catture, accontentandoci di fotografarle rendendo cosi’ perpetuo il ricordo della cattura, nell’attesa di rivivere quel momento magari con lo stesso pesce.

Segue una presentazione fotografica di alcuni modelli che realizzo


Per informazioni e dimostrazioni contattatemi !!!
Graziano 347.3086791





Le esche di Graziano Ricci